19 giugno 2009

La giornata del Solstizio d'Estate.

Fate e streghe, erbe nei piatti tradizionali e negli infusi, cene all'aria aperta dove lasciarsi bagnare dall'umidità della sera alla luce dei falò. In questa festa, secondo un'antica credenza il sole (fuoco) si sposa con la luna (acqua): da qui i riti e gli usi dei falo' e della rugiada, presenti nella tradizione contadina e popolare, infatti gli elementi sacri di questa notte sono sono il fuoco e l'acqua.
Il solstizio mette in comunicazione due mondi, il visibile ed l'invisibile si compenetrano e tutto diviene possibile.
In questa notte Streghe e Congreghe si riuniscono attorno al divino noce. Secondo la tradizione, il Noce è l'albero attorno al quale si riuniscono a convegno le streghe che si scatenano e lavorano in spirito e in corpo per il loro benessere e quello di coloro che amano. L'albero del noce era considerato sacro per le streghe ma non per i contadini che lo piantavano a distanza dagli altri alberi da frutto perchè era radicata la credenza che fosse magico e ogni contadino ne possedeva almeno uno.
La raccolta delle erbe.
Ecco sboccia la Felce. E il trionfo delle erbe che proteggono, guariscono aiutano. L' Iperico ad esempio si dice possieda notevoli proprietà taumaturgiche e viene usato sia per via topica che in tisane o decotti. L'Aglio è la pianta che protegge dai malefici e il nome stesso significa infatti "uccisore di mostri" che porterebbero malattie, l'Artemisia o Assenzio volgare è consacrata a Diana-Artemide, la Verbena è il simbolo di pace e di prosperità, il Ribes rosso protegge dai malefici, mentre la ruta è detta anche erba allegra perché è un'efficace talismano contro gli influssi negativi, l'erica poi era tenuta in grande considerazione, era utilizzata per costruire le scope per pulire la casa. Scope che ricordano i voli delle streghe ma anche le fate che inondano di fortuna le giovani che, in questa notte, dormano su giacigli d'erica.
Oltre a quelle sopra citate erano anche ricercate: Vischio, Sambuco, Cipolla, Lavanda, Mentuccia, Biancospino, Corbezzolo e Rosmarino.
Le erbe raccolte in questa notte hanno un potere particolare, sono in grado di scacciare ogni malattia e tutte le loro caratteristiche e proprietà magiche sono esaltate e alla massima potenza.
Con alcune delle piante sopra citate era possibile fare "l’acqua magica": si prendevano foglie e fiori di lavanda, iperico, mentuccia, ruta e rosmarino e si mettevano in un bacile colmo d'acqua che si lasciava per tutta la nottata fuori casa, esposta alla rugiada. Alla mattina successiva le donne prendevano quest’acqua e si lavavano per aumentare la bellezza e preservarsi dalle malattie.
Altre erbe erano usate contro il malocchio, la malasorte e le malattie, di adulti e bambini.
Le piante sacre, come nella tradizione druidica, raggiungono qui il loro culmine magico, e le streghe in questa notte magica si dedicano alla raccolta delle erbe, ai riti propiziatori per la loro casa, la loro terra e ai riti magici di vita e di morte.
Funziona ancora così
Freddie la Strega.